Gli effetti sfavorevoli dei grassi alimentari sono frequenti ed importanti:
– Un consumo abituale ed eccessivo di grassi implica un elevato apporto di calorie e se le calorie introdotte sono più di quelle consumate si accumula grasso di deposito (sovrappeso, obesità), specialmente se si tratta di soggetti sedentari, mentre un lavoratore, specialmente se esposto alle basse temperature, può consumare una quantità di alimenti grassi che in un sedentario sarebbe eccessiva.
– Un consumo abituale di elevate quantità di grassi ad alto contenuto di acidi grassi saturi, trans e/o di colesterolo è un fattore di rischio di aterosclerosi, in quanto si accompagna all’aumento del contenuto del colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia) ed in particolare all’aumento della sua frazione LDL (il colesterolo “cattivo”, che va ad infiltrare la parete delle arterie).
– L’uso eccessivo di grassi, specialmente se ricchi di acidi grassi saturi, è indiziato in vari tumori, in particolare in quelli della mammella, del colon-retto, della prostata e del pancreas.
– E’ possibile che i grassi siano inquinati da composti chimici indesiderati: da questo punto di vista si possono considerare più sicuri i prodotti delle grandi industrie.
– L’irrancidimento, provocato dall’ossidazione e favorito da un alto contenuto di acidi grassi insaturi, rende tossici ed irritanti i grassi e li priva del loro contenuto in vitamine ed in acidi grassi essenziali: per prolungare la conservazione dei grassi e degli oli occorre proteggerli dalla luce, dall’ossigeno e dal calore e consumarli prima che venga superato il limite di tempo indicato sulla confezione.
– Sostanze tossiche, irritanti e di odore sgradevole si formano per effetto del calore quando raggiunge certi livelli (punto di fumo: temperatura alla quale il grasso viene alterato) variabili a seconda dei grassi e degli oli: lo strutto ed il lardo sono i grassi più resistenti al calore (punto di fumo elevato) e quindi sono i più adatti alla frittura, il burro è tra i meno resistenti, l’olio di arachide è quello più resistente dopo si consiglia quello d’oliva.